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In tutti i sensi come l’amore
Da un'ossessione all'altra, una raccolta di racconti che è una lezione di leggera e stupefacente crudeltà, un'anatomia dell'amore al tempo della sua scomparsa.
Il libro
Una bambina in viaggio con la madre in una Maremma soffocata da una coltre nera di pioggia; una ragazza alla finestra su una strada di periferia che spia un uomo e lo invita in casa; solitudini di corpi alle prese con pulsioni elementari e assolute che potrebbero chiamarsi amore, o forse sesso cibo silenzio, nel confronto continuo con la figura materna, nella vendetta continua sulla figura paterna, spezzata e franta in tante patetiche figure maschili. Questi racconti di Simona Vinci, Premio Campiello 2016, sono diventati nel tempo un libro di culto per tutti i suoi lettori.
«In tutti i sensi», ovvero esplorazione sensoriale, incursione senza fine e senza respiro nei momenti estremi della vita quotidiana, di un’apparente normalità sotto la quale scandagliare, cercare un residuo di senso, forse la grazia, forse una povera illuminazione, forse una nuova fraternità. Sapendo che l’amore è soluzione atmosferica, è potassio e iodio, è delirio, e appunto per questo, proprio quando sembra scomparso o è impossibile nominarlo, proprio allora, nell’assenza e nella perdita, appare tanto piú semplice e necessario.