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Il passato è presente
«L'amore, soprattutto, nelle forme piú svariate. Persone e amicizie
passate come meteore». E poi la bellezza, costantemente cercata
nel lavoro, nei rapporti umani, nelle città che Laura Mancinelli
ha chiamato casa - Torino e Venezia -, ma anche nelle piccole cose:
un fiore, un gioiello, un quadro...
Tra memoir e dialogo appassionato con la persona che non ha mai
smesso di amare, l'autrice si muove dagli anni della prima giovinezza
alla realtà di un presente molto difficile. Il suo sguardo si posa,
in una scorribanda nel tempo, su ciò che ha colorato la sua vita, e
tutto nella rievocazione acquista senso e forza.
Un libro dove la levità è solo il modo piú discreto di porsi e porre
tante domande delicate, e che perciò tocca nel profondo.
Il libro
Il passato è presente parla a ognuno di noi attraverso il dialogo che la scrittrice immagina con il compagno di tutta una vita, l’ispanista Cesare Acutis, che troppo presto l’ha lasciata sola. Fu un grande amore, burrascoso e complice. Ma il discorso intellettuale e sentimentale non si è mai interrotto e le consente di disegnare a tratti ora piú leggeri ora piú incisi momenti e tappe di una vita anche attraverso piccole vicende, «emozioni trascurate, sensazioni appena sfiorate», che adesso emergono suscitando riflessioni. Le tante persone e cose amate: i genitori, gli amici, le opere degli artisti e i capolavori della natura. Ma anche la passione per la scrittura e per la parola che può illuminare il vuoto delle assenze, «ombra del sole, refrigerio e conforto» anche nel momento della prova piú difficile: una malattia che imprigiona nei movimenti, che priva della libertà. Perché «di tutti i nostri atti, consapevoli o meno, nessuno va perduto». Ed è nell’insperata influenza di un nostro gesto sulle vite degli altri che continuiamo – laicamente – a sopravvivere.