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Il paradosso terrestre
«Dio creò in cinque giorni il cielo e le stelle, la terra e le acque, le piante e gli esseri viventi che brulicano nelle foreste e in fondo agli oceani. Il sesto giorno decise di creare a sua immagine e somiglianza la creatura prediletta, quella che piú d'ogni altra avrebbe amato: il cavallo».
Il libro
Ventuno racconti umoristici che cercano di descrivere la rassicurante mostruosità dei nostri anni, l’abnorme e incredibile normalità del mondo che troviamo fuori della porta di casa, tutte le volte che usciamo. Piante d’appartamento che diventano star del piccolo schermo, uomini onesti che, per la loro rarità, si trasformano in fenomeni da circo, nuove forme virali fuori controllo che costringono le persone infettate a innamorarsi di continuo: tutto ciò probabilmente accadrà, o forse sta già accadendo. L’impressione è che l’evoluzione dell’essere umano stia proseguendo, e in una direzione non troppo rassicurante. L’Homo sapiens sapiens sta per cedere il campo all’Homo absurdus: quando l’avvicendamento sarà ufficiale e definitivo, questi racconti, forse, saranno considerati un modesto esempio di neorealismo.
Con Il paradosso terrestre Marco Presta, voce del leggendario programma radiofonico Il ruggito del coniglio, si fa testimone attonito della nostra epoca. Alla fine, solo l’umorismo come estrema tecnica di sopravvivenza ci potrà salvare.