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Il Moro della cima
Il libro
Dicono che per vivere felici si debba trovare il proprio posto nel mondo: molti di noi passano la vita a cercarlo, per altri è questione di un attimo. Agostino Faccin, che tutti chiamano «il Moro», la felicità la scopre da ragazzo, tra le montagne di casa, nell’esatto momento in cui capisce che piú sale di quota e piú il mondo gli assomiglia. Quando gli propongono di diventare il guardiano del nuovo rifugio sul monte Grappa, non ci pensa su due volte. Ma la Storia non ha intenzione di lasciarlo in pace, la Grande Guerra è alle porte, e quella vetta isolata dal mondo diventerà proprio la linea del fronte.
«Come accade in Guareschi e Meneghello, anche nel libro di Malaguti la malinconia vira rapida al sorriso».
Enrico Brizzi, «La Stampa»
«Malaguti adopera la lezione di Rigoni Stern, interpretando con gli strumenti della narrativa un pensiero ecologista e poetico che va protetto quanto diffuso».
Giacomo Giossi, «il manifesto»