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Tempo libero Tempo libero
Il desiderio di essere come tutti
«Il 22 giugno 1974, al settantottesimo minuto
di una partita di calcio, sono diventato comunista».
Ogni uomo vive almeno una storia d'amore
che dura tutta la vita: quella con il proprio tempo
e il proprio Paese, il matrimonio (burrascoso)
tra la vita privata e la vita pubblica.
La grande scommessa di questo romanzo personale e
politico, divertente, serissimo, provocatorio,
è raccontare tutto ciò che concorre a fare di noi
quello che siamo.
Il libro
I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui Bertinotti cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al gene della superficialità, la vita quotidiana durante i vent’anni di Berlusconi al potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver…
Se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben segnalata, una scia di intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli: il filo dei nostri giorni.
Francesco Piccolo ha scritto un libro anomalo e portentoso, che è insieme il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva: sarà impossibile non rispecchiarsi in queste pagine (per affinità o per opposizione), rileggendo parole e cose, rivelazioni e scacchi della nostra storia personale, e ricordando a ogni pagina che tutto ci riguarda. «Un’epoca – quella in cui si vive – non si respinge, si può soltanto accoglierla».