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Il corpo umano
Un romanzo di guerra, anzi, un romanzo sulla guerra, nelle sue molteplici incarnazioni: la guerra propriamente detta, quella in Afghanistan; la guerra piú sfuggente ma altrettanto dolorosa dei rapporti intimi, affettivi e famigliari; e la guerra, invisibile e pericolosissima, della rabbia contro se stessi. Un romanzo che ci ricorda cosa significa essere umani.
«Tutto quello che finiremo col leggere ci coinvolge e ci riguarda».
Antonio Gnoli, «la Repubblica»
«Pagine splendide e inesorabili».
Massimo Gramellini, «La Stampa»
«Il corpo umano si legge come un romanzo d'avventura che però continuamente ci ricorda che il tempo dell'epica e degli eroi è irrimediabilmente finito».
Elisabetta Rasy, «Il Sole 24 Ore»
Il libro
Nella vita di un soldato, il «corpo militare» è una seconda casa, la divisa una seconda pelle che uniforma chi la indossa. Sotto la divisa però i «corpi umani» sono tutti diversi, battono cuori spesso giovani, ognuno con le proprie contraddizioni, le proprie fragilità. Lo sa bene il tenente medico Alessandro Egitto, che è in Afghanistan da centonovantuno giorni. Lo sanno bene i ventisette ragazzi del terzo plotone della compagnia Charlie comandati dal maresciallo Antonio René. Lo sa benissimo Roberto Ietri, l’ultimo arrivato, che ha appena vent’anni e si sente inesperto in tutto. Per loro, la missione nella valle del Gulistan è la prima grande prova della vita. Al momento di partire, ignorano che la regione a cui sono destinati è una delle piú pericolose di tutta l’area del conflitto, dove il nemico c’è ma non si vede, al riparo di una montagna che incombe sulla base militare «Ice» e sembra mostrare a tutti i costi la propria innocenza: difficile credere che ospiti una miriade di anfratti dai quali i talebani spiano ogni movimento, mentre al campo base i soldati, stremati dal caldo e dalla convinzione strisciante che la minaccia sia irreale, trascorrono le giornate tra turni di guardia e distrazioni di ogni tipo. Finché la guerra non esplode sotto i piedi e grandina sopra le teste. Allora il corpo militare si frantuma in tanti corpi umani: alcuni passano all’azione, altri si paralizzano; alcuni compiono scelte giuste, altri scellerate; alcuni vivono, altri muoiono. Per chi rimane, la vita cambia in un istante. E al ritorno a casa, avrà superato irreversibilmente la linea d’ombra che separa la giovinezza dall’età adulta.