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I sotterranei di Bologna
«Sembra ieri quando sono sceso per la prima volta nel ventre della mia città e ho scoperto un'altra Bologna, piú vera e reale di quella che splende alla luce del sole».
Loriano Macchiavelli
Torna in libreria un episodio della serie di Sarti Antonio, l'amatissimo personaggio creato dal maestro del noir italiano. È ambientato in una Bologna inedita e affascinante, e trascina il lettore in un'inchiesta piena di colpi di scena.
Il libro
Nelle acque dell’antico approdo del Battiferro viene trovato il cadavere di Zodiaco Mainardi, detto Oroscopo, collega del sergente Sarti Antonio. L’uomo prestò servizio in Sicilia, e pare aver avuto rapporti con la mafia; nella sua casa c’è un pacco di droga. Sarti Antonio però non è solito arrivare a conclusioni affrettate, per questo comincia un’indagine che lo costringe a fare i conti con potere politico, curia e magistratura. Grazie ad alleati imprevisti, scopre una Bologna per lui ignota fino a quel momento, la città nascosta degli antichi canali navigabili, delle fogne, di gallerie che collegavano palazzi nobiliari ad altri palazzi nobiliari, a chiese e conventi. Una Bologna abitata dagli ultimi, un popolo di invisibili che ha trovato rifugio e casa nei sotterranei della città.
Due avvenimenti, il morto del Battiferro e la guerriglia di via dell’Indipendenza, mettono in difficoltà il mio questurino perché: primo, non è una cima; secondo, non ha il dono della sintesi; terzo, non riesce a mettere a fuoco tutto quanto gli capita sott’occhio, ed è sempre troppo. Menomazioni piuttosto gravi per uno che dovrebbe fare il questurino. Ma è onesto, onesto fino alla disonestà. Nel senso che anche l’onestà, visto il mondo che ci sta attorno, ha un limite oltre il quale perde di virtú e diventa vizio.