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Ho sposato una vegana
Le tragicomiche avventure di un onnivoro perdutamente innamorato di una donna con abitudini alimentari che lui pensava destinate solo ai ruminanti. Un libro divertente e affettuoso su una delle ossessioni della borghesia moderna: il cibo sano e morale.
Il libro
Cosa succederebbe se al primo appuntamento una donna bellissima ti accusasse di essere un mangiatore di cadaveri? E se la cena si concludesse con «Mi piaci, peccato che morirai presto»? Di sicuro l’ultimo pensiero sarebbe il matrimonio. Eppure Fausto si lascia stravolgere la vita da Claudia, accorgendosi presto che sposare una vegana ha delle conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l’erba da un vaso sul terrazzo, sentirti in colpa per tutte le telline mangiate nella tua «crudele» vita precedente, curarti la febbre con un impasto di aglio e limone. Roba da farti diventare nervoso, ancor piú quando, dopo mesi di torture, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici non sono mai stati cosí perfetti. A ogni modo, la storia di Fausto e Claudia ha un lieto fine, nel senso che Claudia vince (stravince, sarebbe piú corretto dire) e Fausto si arrende (senza nemmeno l’onore delle armi). Solo che, proprio sui titoli di coda, spunta una complicazione: l’imminente arrivo di una figlia. Avrà cuore, Fausto, di farne un’erbivora fin dalla nascita?