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Gli anni al contrario
Erano anni in cui due ragazzi innamorati
giocavano a fare i grandi, senza mai diventare
adulti. Erano gli anni Settanta. Anni al contrario.
La storia di un uomo e una donna che si amano,
ma sono incapaci di sopravvivere all'utopia
di un mondo da salvare. Soprattutto,
sono incapaci di salvarsi.
PREMIO NARRATIVA BERGAMO 2017
PREMIO BAGUTTA OPERA PRIMA 2016
PREMIO VIADANA 2016 (ex aequo con Una storia quasi perfetta, di Maria Pia Veladiano)
PREMIO VIADANA GIOVANI 2016
PREMIO ADOTTA UN ESORDIENTE 2016
PREMIO BAGUTTA OPERA PRIMA 2016
PREMIO FIESOLE NARRATIVA UNDER 40 2015
PREMIO BRANCATI ZAFFERANA 2015 NARRATIVA
PREMIO GROTTE DELLA GURFA 2015
Il libro
Messina, 1977. Aurora, figlia del fascistissimo Silini, ha sin da piccola l’abitudine di rifugiarsi in bagno a studiare, per prendere tutti nove immaginando di emanciparsi dalla sua famiglia, che le sta stretta. Giovanni è sempre stato lo scavezzacollo dei Santatorre, ce l’ha con il padre e il suo «comunismo che odora di sconfitta», e vuole fare la rivoluzione. I due si incontrano all’università, e pochi mesi dopo aspettano già una bambina. La vita insieme però si rivela diversa da come l’avevano fantasticata. Perché la frustrazione e la paura del fallimento possono offendere anche il legame piú appassionato. Perché persino l’amore piú forte può essere tradito dalla Storia.
«Non abbiamo mai usato lo stesso dizionario. Parole uguali, significati diversi. Dicevamo famiglia: io pensavo a costruire e tu a circoscrivere; dicevamo politica: io ero entusiasta e tu diffidente. Io combattevo, tu ti rifugiavi. Se non ci fosse stata Mara ci saremmo persi subito, ma almeno non avremmo continuato a incolparci per le nostre solitudini. Quando penso agli anni trascorsi mi sembra che siano andati tutti al contrario».