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Fai di te la notte
Una scrittura visiva, cristallina, perfettamente calibrata. Una riflessione sull'impossibilità di conoscere davvero la persona che amiamo, sul peso che la storia familiare esercita sulla nostra vita, sul senso ultimo dei gesti che ognuno di noi compie, più o meno di nascosto, fra le mura domestiche.
Il libro
È sera, Clara sta rientrando dal lavoro: invece di accostare davanti a casa, d’impulso decide di tirare dritto. Spegne il cellulare e imbocca l’autostrada. Le sembra di vederli, i suoi due bambini, coi capelli ancora umidi dopo la piscina. Le sembra di vedere anche Sergio che apparecchia la tavola con mani ferme e sicure.
Ma dietro i gesti e le voci di ogni giorno, adesso Clara sente la nota falsa di un segreto nascosto per troppo tempo, l’ombra di un tradimento che non è uguale a nessun altro. Per questo è come se non conoscesse più la strada di casa, e neppure quell’uomo che ha vissuto accanto a lei per tanti anni.
«Mi sono fermata in una piazzola. Non avevo deciso di farlo, ma ho visto il disegno di una piazzola dopo cinquecento metri e ho rallentato fino a fermarmi, a scendere e fumare una sigaretta con la schiena appoggiata all’automobile. Guardavo le poche macchine che passavano, le seguivo fino a che scomparivano. Non so cosa pensassero di una donna in mezzo al buio sul ciglio dell’autostrada, una donna che fumava e guardava le macchine passare come se guardasse il mare».