-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Condom
«Cosa li muove veramente, penso. Ho un bisogno mio, recente, di frugare nei buoni comportamenti, non per riportarli a qualche cattiva ragione, anzi, ma per capire da quale ceppo sono germogliati. Il male è facile, viene naturale. Il bene no, è una virtú contro natura. Per muoverci al bene bisogna sgobbare».
Domenico Starnone, Condom
Il libro
Condom è la storia di Dario e Lu: hanno trent’anni, stanno insieme, forse no; lui ha i dreadlock, lei è nigeriana e molto bella; lui è gentile e accomodante, lei è brusca e concreta; entrambi lavorano per Medici senza frontiere. Distribuiscono preservativi e brochure informative su malattie e gravidanze indesiderate alle ragazze che arrivano dalla Nigeria e che si prostituiscono nella campagna intorno a Castelvolturno.
No: in realtà Condom è la storia di Domenico Starnone, invitato da Medici senza frontiere ad andare a Monrovia, in Liberia, per poi scrivere un racconto sull’esperienza. Ma quando scopre che l’organizzazione, «uno dei simboli del pronto intervento nei posti del pianeta dove tutto va a pezzi», opera anche a Napoli – la città in cui è nato e cresciuto, e che ha lasciato a ventiquattro anni – Starnone decide di ritornarci. Sergio e Florence – o forse Dario e Lu? – lo accompagnano in una Napoli che non conosceva, dove incontra un’umanità piegata ma non per questo priva di speranza.