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Con molta cura
Con uno scritto di Paolo Repetti
Il commiato di un uomo che ha dedicato tutto sé stesso alla letteratura. E che ha saputo cercare la grazia nel mondo dal primo all'ultimo giorno della sua vita.
Il libro
«C’è un unico punto e un unico momento in cui la luna piena entra nella mia stanza, un unico momento in cui può accadere questo, tutto diventa luce, e in quattro anni finora non mi ero accorto mai, pensavo, non avevo mai visto. Adesso lo vedo. Fui travolto da una gioia che non provavo piú da bambino, quando rimanevo per lungo tempo con gli occhi nel bianco, nella camera buia. Quando correvo nei campi sulle stoppie a piedi nudi, le notti di luna. Gioia, e gratitudine».
«Qualcuno interpreterà Con molta cura come una preghiera laica, e non a torto. Io penso che sia un libro “aperto”, quanto di piú lontano da una visione estetizzante del mondo. È costanza, calma, lavoro interiore, alchemico. È sofferenza e gioia, disperazione e speranza. È meditazione sul qui e ora. Non è fuga dal reale. Si avvicina all’illuminazione del mistico che sa vedere nelle cose, anche le piú minute e insignificanti, il mistero dell’universo. Che è sempre, prima di tutto, il mistero di un’anima».
Dalla postfazione di Paolo Repetti