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Anno di grazia 1954: la Storia ribolle tra guerra fredda, stelle del cinema e traffico mondiale di eroina. Dagli autori di Q e Manituana un ambizioso opus magnum tra spy story e affresco corale. Torna uno dei romanzi-simbolo del «New Italian Epic».
Il libro
«Non chiedetemi come abbia fatto il clan Wu Ming a sferrare questo nuovo colpo. So soltanto che la loro miscela di inusuale satira e oltraggioso burlesque è frizzante come la bottiglia del miglior prosecco».
The Independent
***
Non è dopoguerra, è solo un’altra guerra. Ed è un mondo che sta nascendo. Dietro la divisione in blocchi, ideologie e frontiere si stanno sgretolando: merci e droga non conoscono confini. Dall’Italia a Mosca a Hollywood, tra balere, incontri di boxe ed espatri clandestini, vibra una folla di protagonisti, spinti da una corrente che li travolge e li supera, verso uno sbocco ignoto. Nuovi eretici, ex partigiani, narcotrafficanti, agenti segreti, figli in cerca di un padre si muovono e si sfiorano, inconsapevoli pedine di un grande disegno. Tra loro c’è Cary Grant, l’attore che da due anni non gira un film, il grande di umili origini la cui eleganza diventa il metro di misura della dignità personale, sull’orlo di un’onda che travolgerà tutto. Sui flutti, come la bara in Moby Dick, galleggia un misterioso televisore, simbolo di progresso tecnologico e di radioso avvenire…