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Il velo di Iside
«Un libro bellissimo. Tutti lo possono leggere: storici della filosofia e del costume, scienziati della natura, uomini religiosi, scrittori, pittori, e quei lettori vaganti ed amabili che balzano da Montaigne a Leopardi, da Tolstoj a James come se cambiassero cavallo».
Pietro Citati
Il libro
A partire dall’esegesi di una celebre sentenza di Eraclito («La Natura ama nascondersi»), Pierre Hadot ripercorre l’intera storia dell’idea di natura, dall’antichità alla fine dell’età moderna, dai presocratici a Heidegger e Wittgenstein. Nel corso di venticinque secoli, l’aforisma eracliteo ha espresso e al contempo influenzato la disposizione dell’uomo nei confronti della natura: a un atteggiamento prometeico (l’uomo deve impossessarsi della natura per domarla e trasformarla) si oppone un’attitudine orfica (solo il poeta o l’artista possono sollevare il velo dei misteri della natura). Di volta in volta, il frammento di Eraclito è servito a spiegare le difficoltà della scienza; a giustificare l’esegesi allegorica dei testi biblici o a difendere il paganesimo; a criticare la violenza fatta alla natura dalla meccanizzazione del mondo; a spiegare l’angoscia dell’uomo moderno per il suo essere-nel-mondo. Seguendo le tracce della figura di Iside nell’iconografia e nella letteratura, Hadot esplora le implicazioni filosofico-culturali di un’espressione ancora oggi misteriosa, e delinea una vera e propria storia del rapporto tra uomo e natura.
Premio Centre Pompidou per la filosofia 2004.