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Sull’eguaglianza e l’emancipazione femminile
Uno dei tentativi piú coerenti di imporre all'attenzione del dibattito politico e filosofico la condizione di dominio subito dalle donne nella famiglia e nella società, una pietra miliare del femminismo teorico contemporaneo.
Il libro
«Non ci si può aspettare che le donne si dedichino alla propria emancipazione fino a che un numero considerevole di uomini non sia pronto a unirsi a loro in questa impresa».
John Stuart Mill
I saggi sull’eguaglianza e l’emancipazione femminile di John Stuart Mill e di sua moglie Harriet Taylor – Sul matrimonio e il divorzio (1832-33), Sul matrimonio (1832-33), L’emancipazione delle donne (1851), L’asservimento delle donne (1861) – costituiscono uno dei tentativi piú coerenti di imporre all’attenzione del dibattito politico e filosofico la condizione di dominio subito dalle donne nella famiglia e nella società, conseguenza di un sistema educativo che faceva apparire l’inferiorità femminile come naturale e legittima. Caratteristici della stagione di riforme istituzionali che a partire dalla metà dell’Ottocento hanno accompagnato la transizione democratica dei governi e della società civile europei, gli scritti contenuti in questo volume rappresentano una pietra miliare del femminismo teorico contemporaneo. Lo stile e la passione argomentativa con i quali essi difendono l’eguaglianza e l’emancipazione delle donne hanno mantenuto intatta la loro efficacia, facendone un modello di critica sociale di altre forme di discriminazione e di ingiustizia.