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Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 1914 – 1916
Un punto di partenza obbligato per chi intende percorrere il pensiero logico del secolo e inoltrarsi alla scoperta del filosofo che piú seduce chi cerchi risposte a domande insoddisfatte, sul piano etico e su quello gnoseologico.
Il libro
«Questo libro, forse, lo comprenderà solo colui che già a sua volta abbia pensato i pensieri ivi espressi – o, almeno, pensieri simili -. Esso non è, dunque, un manuale. Conseguirebbe il suo fine se piacesse ad almeno uno che lo legga comprendendolo. Il libro tratta i problemi filosofici e mostra – credo – che la formulazione di questi problemi si fonda sul fraintendimento della logica del nostro linguaggio. Tutto il senso del libro si potrebbe riassumere nelle parole: Tutto ciò che può essere detto si può dire chiaramente; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere». Cosí inizia la prefazione di Wittgenstein al Tractatus che, edito nel 1921, costituisce, come è noto, l’unico libro filosofico che egli abbia pubblicato in vita. Il libro è un punto di partenza obbligato per chi intende percorrere il pensiero logico del secolo e inoltrarsi alla scoperta del filosofo che piú seduce chi cerchi risposte a domande insoddisfatte, sul piano etico e su quello gnoseologico. Il volume è integrato da tutti gli altri scritti filosofici non postumi, dai Quaderni del periodo corrispondente all’elaborazione del Tractatus, e da un’amplissima bibliografia di e su Wittgenstein.