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Scienza e metodo
È questa la piú importante delle opere epistemologiche di Poincaré, anticipatore di intuizioni e idee fondamentali ancora oggi attuali. I temi classici della natura del metodo scientifico sono affrontati con uno stile limpido ed essenziale; insuperabile è in particolare il capitolo dedicato alla casualità.
Il libro
Science et methode, apparsa nel 1908, è l’ultima delle opere epistemologiche pubblicate in vita da Poincaré, il geniale fisico-matematico francese che fu al contempo l’ultimo grand savant ottocentesco e il primo scienziato del Novecento, anticipatore di intuizioni e idee fondamentali che furono recepite solo parecchi anni dopo la sua morte. È una raccolta di saggi disparati, che affrontano principalmente questioni basilari di metodologia scientifica, con uno stile divulgativo di esemplare chiarezza e lucidità. La prima parte è dedicata al problema della scelta dei fatti scientifici e della natura delle leggi: l’empirismo radicale e ingenuo viene respinto in favore di un moderato convenzionalismo, in cui l’esperienza e la matematizzazione sono le fonti delle certezze accessibili alla scienza. Nel secondo libro, dedicato ai fondamenti della matematica, Poincaré sostiene un’aspra polemica contro il riduzionismo logico. Nella terza parte lo scienziato fa i conti con la crisi che investe la fisica teorica alla svolta del secolo, e nella quarta tratta infine di questioni astronomiche e di geodesia. Una nuova edizione di questo grande classico non poteva mancare nel panorama editoriale italiano, vista anche la recente riscoperta dell’opera di Poincaré, di cui si riconosce finalmente l’originalità e la centralità nella nascita della scienza contemporanea.