-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Ontologia della libertà
Per Pareyson il problema della libertà è il tema fondamentale di tutta la speculazione moderna, che si tratta di portare a compimento approfondendo soprattutto gli esiti dell'esistenzialismo, cioè di quella filosofia che ha al proprio centro il rapporto dell'essere con la libertà. Il libro si colloca dunque nel filone della grande letteratura esistenzialistica novecentesca, accanto a quelli di Heidegger, Jaspers, Marcel e Berdjaev, con i quali Pareyson ha sempre intrattenuto un fitto dialogo.
Il libro
L’Ontologia della libertà è il libro che Luigi Pareyson aveva progettato come espressione compiuta del proprio pensiero, maturato in un lungo appassionato dialogo con le principali tendenze filosofiche del nostro tempo. Agli occhi di Pareyson il problema della libertà è il tema fondamentale di tutta la speculazione moderna, che si tratta di portare a compimento approfondendo soprattutto gli esiti dell’esistenzialismo, cioè di quella filosofia che ha al proprio centro il rapporto dell’essere con la libertà. Il libro si colloca dunque nel filone della grande letteratura esistenzialistica novecentesca, accanto a quelli di Heidegger, Jaspers, Marcel e Berdjaev, con i quali Pareyson ha sempre intrattenuto un fitto dialogo, i cui esiti originali trovano radici nella rimeditazione dell’eredità della filosofia romantica, di Schelling e della filosofia dell’interpretazione che egli fu tra i primi a teorizzare fin dagli scritti degli anni Quaranta. Declinata in relazione a queste tematiche, la filosofia della libertà si configura anche, per Pareyson, come ermeneutica dell’esperienza religiosa, che tra l’altro offre un esito filosoficamente rigoroso e non superficiale alla nuova sensibilità per il mito diffusa nella cultura contemporanea. Questa ermeneutica del mito, svolta nel quadro di una rinnovata tematizzazione del rapporto tra filosofia e religione, è uno sforzo di rispondere all’esperienza del male e della sofferenza che segna l’esistenza umana.