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Il Dio a venire. Lezione sulla Nuova Mitologia
Il libro
A quali condizioni riscoprire il mito nel nostro orizzonte ipertecnologico e tardomoderno? La domanda, a cui la crisi delle società complesse e lo stesso “tramonto delle ideologie” conferisce una straordinaria attualità, è già tutta presente nelle pieghe visionarie del primo romanticismo tedesco: nel progetto di una “Nuova Mitologia” capace di redimere l’anonimato dello Stato-macchina – frutto dell’illuminismo e della rivoluzione borghese – in una totalità ricca di senso. Muovendo da questo baricentro ideale, Manfred Frank insegue il dipanarsi del tema neo-mitologico in una appassionata scorribanda che va dagli albori della nuova Germania (Herder e la riscoperta dei miti nordici), alle cadenze neoclassiche di Holderlin, alla filosofia della mitologia dell’ultimo Schelling, fino a Wagner e al socialismo utopistico francese. Ma la figura emergente dell’intero percorso è quella di Dioniso, il “dio che viene”, protagonista dei culti misterici e araldo di una nuova èra all’insegna della riconciliazione e della pienezza comunitaria. La ripresa della figura di Dioniso trova il suo culmine nella grande elegia holderliniana Pane e vino, dove il dio dell’ebrezza assume i tratti di Cristo, e la tradizione orfica cede il passo al cristianesimo inteso come “religione dell’avvenire”.Quello che ne risulta è un quadro grandioso della memoria mitologica europea, e insieme una scommessa sul suo valore permanente e profetico. Sulla “funzione comunicativa” delle figure che quella memoria custodisce, traendone il suo segreto alimento.