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Filosofia della casa
Uno degli intellettuali più eclettici e stimati della sua generazione affronta, con gli strumenti della filosofia e l'originalità che lo contraddistingue, il tema della casa, soglia fra noi e il resto del reale, inesausto tentativo di sovrapposizione tra la nostra felicità e il mondo. E scrive un libro eccezionale: raffinatissimo e prodigiosamente pop.
Il libro
La casa è l’evento morale per eccellenza. Prima che un artefatto architettonico, secondo Emanuele Coccia è un artefatto psichico, che ci fa vivere meglio di quanto la natura consentirebbe. È lo sforzo di adeguare noi stessi a ciò che ci circonda e viceversa, una forma di addomesticamento reciproco tra cose e persone. È l’estensione di ciò che cominciamo a fare nascendo: costruire intimità con quel che ci sta accanto. Ecco perché coincide con l’io, e ci dimostra che per dire io abbiamo bisogno degli altri. Partendo dai suoi trenta traslochi, con stile affabulatorio e brillante, personalissimo, mescolando discipline diverse e analizzando argomenti in apparenza ordinari, la cucina, gli armadi, i letti e i corridoi, persino i bagni, senza tralasciare la genitorialità, il sesso e la cura, Coccia affronta in modo appassionante un argomento ancestrale e modernissimo, che ci riguarda tutti.
«Una teoria della casa è il presupposto e il compimento della teoria morale: l’insieme disparato dei saperi e dei racconti che ci permettono di capire come essere felici assieme agli altri, qui e adesso».