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Manuale di Epitteto
Introduzione e commento di Pierre Hadot
Testo greco a fronte
Il libro
«Tra le cose che esistono, le une dipendono da noi, le altre non dipendono da noi … Le cose che dipendono da noi sono per natura libere, senza impedimenti, senza ostacoli. Le cose che non dipendono da noi sono in uno stato di impotenza, di schiavitú, di impedimento, e ci sono estranee».
Il Manuale di Epitteto costituisce non solo una delle opere piú caratteristiche dello stoicismo, ma anche uno dei testi piú celebri ed estremi di tutta la tradizione filosofica occidentale. L’ampio saggio di Pierre Hadot, oltre a collocare l’opera nel suo contesto storico e a fornire un ritratto dell’autore, propone un commento preciso e puntuale, capitolo per capitolo, consentendo al lettore una comprensione adeguata e non banalizzata del testo. Per Hadot, specialista di filosofia antica, il Manuale è stato spesso frainteso: Epitteto, piú che un trattato di morale, intendeva insegnare come si diventa filosofi, come essere liberi, indipendenti e felici, come evitare di essere frustrati nei propri desideri. La nuova traduzione di Hadot è condotta sulla recente edizione critica di Gerard Boter.
Il testo greco segue l’edizione curata da G. Boter. La versione del Manuale in italiano è condotta sulla traduzione francese di P. Hadot, al fine di rispettarne le scelte interpretative