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L’etica nel Medioevo
Oggi come sempre, oggetto del discorso etico sono concetti fondamentali e ineludibili quali bene e male, giustizia, libertà, felicità, virtú e cosí via. Ma l'elaborazione di tali concetti - attualmente intesi come assunti, anche se variamente declinati - non ha avuto una genesi sequenziale e omogenea.
Il libro
Le nostre basi derivano dalle avventurose e spesso audaci riflessioni condotte in quel Medioevo ancora troppo spesso considerato come un insieme compatto di secoli connotati dalla scarsa originalità di pensiero. Ben al contrario, questo libro svela un universo di intrecci variegati in cui autori cristiani di luminosa intelligenza hanno intrattenuto un dialogo costante non soltanto con gli Antichi, ma anche – in una prospettiva attualissima – con le tradizioni ebraiche e arabo-islamiche. Ne è scaturito un intero panorama di mondi eterogenei, in cui l’etica si scinde e si moltiplica, dando vita a concezioni ora pragmatiche ora poetiche, a polemiche tanto aspre da generare vittime, a sperimentazioni mistiche accanto all’intransigenza inquisitoriale. È da questo insieme di «etiche», la nostra storia, che continuiamo ad attingere le nostre speranze quotidiane, ma anche le nostre incertezze e i sempre difficoltosi paradigmi di dialogo con l’«altro». Una storia, quella raccontata da Italo Sciuto, che non era mai stata presentata al lettore in modo cosí organico ed esaustivo.