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Storia del teatro moderno e contemporaneo. II. Il grande teatro borghese. Settecento-Ottocento
Arriva in libreria il secondo volume della grande opera dedicata al teatro europeo moderno e contemporaneo. Dopo l'analisi della sua nascita, ecco i saggi dedicati ai secoli d'oro: il genere comico con Goldoni, la tragedia alfieriana, la drammaturgia francese tra Sette e Ottocento, fino ai grandi autori russi e scandinavi.
Il libro
Come già il primo, cosi anche questo volume si articola in due parti distinte: l’una ha il compito di affrescare una sintesi organica della storia del teatro, delineando i percorsi della civiltà teatrale dall’era moderna ai giorni nostri. L’altra analizza quello che, nella sua Introduzione, Roberto Alonge ha definito «teatro materiale»: il teatro fatto di attori in carne e ossa, alle prese con esistenze nomadiche e attrezzature tecniche limitate (per non dire misere). Si è cercato, insomma, un giusto equilibrio fra drammaturgia e spettacolo, poiché il teatro è un’unità, difficile e instabile, che nasce dall’incontro di tutti coloro che vi interagiscono: gli autori non meno degli attori, dei registi e degli spettatori. Perciò, nella prima sezione di questo volume il lettore troverà, accanto ai saggi piu propriamente dedicati ai filoni della storia letteraria, un contributo di Claudio Vicentini sugli inizi, grazie a Diderot, di una teoresi della recitazione, e uno scritto di Umberto Artioli che indaga gli esordi della regia. Entrambi i capitoli si riconnettono ad altri del primo e del terzo tomo, grazie a un fil rouge che passa di volume in volume valicando le divisioni geografiche e temporali. Anche nella seconda parte poi c’è un contributo lievemente discosto dagli altri ed è quello di Francesca Malara dedicato alla critica teatrale, che vide la luce proprio fra i secoli Diciottesimo e Diciannovesimo.