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Il trucco e l’anima
Un romanzo-saggio sulla cultura teatrale russa del primo Novecento, dove il teatro è il pretesto per una magica rievocazione delle tendenze dell'arte e del gusto in quel tempo.
Il libro
Piú che una serie di capitoli sui grandi maestri della regia, questo libro è una sorta di romanzo-saggio sulla cultura teatrale russa del primo Novecento. Il teatro è qui il pretesto per una magica rievocazione delle tendenze dell’arte e del gusto in quel tempo.
Una storia dunque, che coglie il continuo oscillare dell’arte registica fra l’appariscenza sgargiante del trucco e il segreto scandaglio dell’anima. Un’avvincente narrazione sugli umori, le astuzie, le bizzarrie, le trovate, ma soprattutto sul tragico destino dei demiurghi del palcoscenico. Una galleria di rappresentazioni ricostruite con minuziosità e con fervore, sulla scorta di documenti, di rare notizie, bozzetti, ritagli, ricordi, testimonianze.
Frutto di cinque anni di ricerche, il libro reinterpreta in modo inconsueto la creazione dei massimi registi russi, da Stanislavskij a Mejerchòl¿d, da Vachtàngov a Taírov. Una prodigiosa civiltà di teatro distrutta e ormai leggendaria è qui rivissuta come un esempio non spento, non con intenti archeologici, ma attraverso i filtri e i sapori del nostro tempo, con tutte le suggestioni della poesia, delle arti, dello spettacolo d’oggi.