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Variazioni sulla scrittura seguite da Il piacere del testo
Ritorna il libro piu celebre di Roland Barthes, preceduto dalle Variazionisut- fa scrittura, mai tradotte in Italia, e da un saggio introduttivo di Carlo Ossola.
Il libro
Di che cosa tratta Il piacere del testo ? Delle emozioni che il testo suscita nel lettore. Osserva giustamente Barthes che se alla domanda « cosa conosciamo del/dal testo ?» la semiologia è riuscita a dare risposte convincenti, la stessa cosa non è però accaduta per l’altra domanda fondamentale: «che cosa godiamo nel testo ?» Si tratta dunque, nelle parole dello stesso Barthes, di «riaffermare il piacere del testo contro l’indifferenza scientifica e il puritanesimo dell’analisi sociologica, contro l’appiattimento della letteratura a un suo semplice apprezzamento». Ma come rispondere, concretamente, a quest’ultima domanda ? poiche il piacere è, per sua stessa natura, inesprimibile, un testo sul piacere del leggere non potrà che assumere la forma di una successione di frammenti, in una sorta di messa in scena del problema che rigetta dal principio la scientificità dell’analisi testuale. Contemporanee al Piacere del testo, le Variazioni sulla scrittura, originariamente commissionate per un volume dell’Istituto Accademico di Roma, rivelano una perfetta solidarietà di concezione e struttura con quel saggio. Come sottolinea Carlo Ossola, ciò che Barthes aveva felicemente concepito «era un unico saggio, una sola movenza», che va dal lavoro di incisione della materia attraverso lo scrivere alla libera fruizione del testo.