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Realismo e letteratura
Roberto Rossellini diceva che il realismo è «la forma artistica della verità». E sono proprio i mille paradossi di questa verità ricreata artisticamente a guidare la riflessione di questo libro, che affronta uno dei problemi piú controversi della letteratura occidentale facendosi strada in uno spinoso insieme di domande: che cos'è il realismo? Qual è la sua natura? Quali i suoi tratti distintivi, le sue radici culturali, i suoi presupposti teorici? Su quali criteri ci basiamo per stabilire se un testo è o non è realista, o addirittura per misurare il suo «grado di realismo»?
Il libro
Un viaggio articolato in tre tappe guida il lettore nell’ambigua terra di mezzo che si estende fra il testo letterario e quelle vaghe entità che chiamiamo mondo, realtà, esperienza, portandolo a misurarsi con nuove, piú insidiose domande: come tradurre l’esperienza in scrittura? Come rappresentare la realtà in parole? Come proporre un’immagine verbale del mondo che possa plasmarlo inú forma radicalmente nuova, visto che i grandi scrittori, come diceva Balzac, riescono a «inventare il vero»? L’auspicio è che lo sforzo possa servire, almeno in parte, a ridiscutere il ruolo della letteratura nell’odierno sistema culturale, sempre piú infatuato di una sedicente, fasulla «verità», tanto invaso dai reality quanto incapace di riconoscere lo statuto della finzione e quel potere di rivelazione del mondo che hanno sempre avuto, da Omero in poi, le storie inventate.