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Letteratura arte società
Con questo secondo volume si completa l'edizione che raccoglie tutti gli scritti d'occasione intellettuale di Elio Vittorini: articoli, prefazioni, risvolti, interviste, interventi di vario tipo e in varie sedi riuniti per la prima volta dopo un lungo lavoro di ricerca.
Il libro
Con questo secondo volume, sempre a cura di Raffaella Rodondi, si completa l’edizione che raccoglie tutti gli scritti d’occasione intellettuale di Elio Vittorini: articoli, prefazioni, risvolti, interviste, interventi di vario tipo e in varie sedi riuniti per la prima volta dopo un lungo lavoro di ricerca. Un secondo volume di ampia estensione temporale, dal 1938 al 1965, che documenta, fra l’altro, l’appassionato discorso sulla letteratura americana, la progettazione culturale di «Politecnico» e «Menabò», la ricerca di nuove tendenze narrative per «I gettoni». Dopo l’impegno resistenziale a fianco del partito comunista, nel dopoguerra emergono, come scrive la curatrice, «i lineamenti di un Vittorini liberal-radicale (in senso largo), difensore e promotore delle libertà civili e della laicità dello Stato, attento agli avvenimenti internazionali non meno che a quelli italiani, pronto a denunciare i rischi di “fascistizzazione”, provengano essi da destra o da sinistra; di uno scrittore che rifiuta la “mobilitazione perenne” e ritiene di dover intervenire innanzitutto col proprio lavoro, ma non esita, ove necessario, a stilare appelli, proporre iniziative, spendersi generosamente in prima persona». Gli scritti di questo volume, editi e inediti, sono importanti anche per l’autobiografia personale e intellettuale che Vittorini vi traccia, tornando nel corso degli anni sulle scelte esistenziali, ideologiche e di stile, senza tralasciare un costante commento ai propri lavori narrativi conclusi o in fieri.