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La tradizione del Novecento. Seconda serie
Il libro
Al centro del libro stanno le figure dei poeti da sempre più frequentate dall’autore: Pascoli, Montale, Sereni, Fortini, con un massimo di sforzo analitico sulle Myricae pascoliane, studiate organicamente nei loro aspetti linguistici, metrici, strutturali e infine nel loro significato globale. Ma da un lato le caratterizzazioni dei singoli poeti rimandano alla sintesi complessiva contenuta nel saggio d’apertura, sul rapporto fra lirica moderna, moderna e non solo contemporanea, e «grande stile», e a un’introduzione a una nota antologia di poeti italiani del Novecento. Dall’altro viene dato ampio spazio alle attività culturali che in quasi tutti gli autori importanti del Novecento italiano affiancano l’opera poetica, intrecciandosi con questa. Vale a dire il lavoro critico (Montale, Fortini, Pasolini), e il lavoro di traduttori d’eccezione (ancora Montale, Solmi e lo stesso Fortini), mentre il saggio su Govoni, ma non solo quello, utilizza l’approccio metrico ai testi particolarmente caro all’autore. I personaggi studiati appaiono così, come non è inopportuno, nella doppia e complementare figura di poeti e di intellettuali.