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Eutanasia della critica
La critica letteraria non ha piú chi l'ascolti. Il panorama è mutato. Ma pensare che i testi parlino da soli è un'idea vecchia e ingenua. Bisogna abbandonare i gerghi e tornare a saper mostrare l'inesauribile ricchezza della lettura.
Il libro
Mentre milioni di libri entrano nelle case degli italiani, grazie a nuove forme di commercializzazione, la critica letteraria sembra sprofondare nell’afasia. Colpita a morte dall’aspirazione a farsi scienza, persa nei labirinti dello specialismo e delle mode culturali. Il risultato è l’incapacità di leggere il testo per quello che è e per quello che mostra. E la perdita del senso di autonomia dell’opera letteraria.
Mario Lavagetto rivolge uno sguardo desolato alle macerie della critica, attraverso una rilettura delle suggestioni di Marcel Proust, Henry James e Roland Barthes. In un libro che è prima di tutto una testimonianza di amore per la letteratura e per la nostra capacità di coglierne il valore assoluto.