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Dostoevskij
Fra le carte lasciate da Luigi Pareyson si è trovato lo schema dettagliato di questo libro, che era molto vicino a essere compiuto. La riflessione inizia con un corso universitario del 1967 dedicato al Pensiero etico di Dostoevskij e si sviluppa, quindi, negli anni successivi nel segno di un incontro fra due meditazioni radicali sull'uomo e sul suo destino.
Il libro
I saggi qui raccolti propongono una lettura articolata e dialogante del grande russo non solo come approfondimento di inedite prospettive su temi ampiamente dibattuti dalla critica, ma soprattutto come interpretazione unitaria del suo pensiero. L’intero ragionare di Pareyson si fonda su tre momenti legati a diversi ordini d’esperienza: del bene e del male, della libertà e di Dio. Ma esperienza primissima è qui anche quella della lettura dei libri di Dostoevskij, «occasioni» per l’avvio di una meditazione che trascende il semplice commento al testo per divenire interpretazione dell’esperienza religiosa in quegli aspetti di universalità capaci di suscitare l’interesse e la partecipazione di ogni uomo, tema, questo, centrale nell’ultimo Pareyson. In questo senso, “Pareyson su Dostoevskij” era un libro necessario molto prima di essere scritto.