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Storia di Torino. IX. Gli anni della Repubblica
Dalla ricostruzione al miracolo economico, Torino conosce profondi stravolgimenti, che la rendono uno dei poli dello sviluppo economico nazionale, ma al contempo la sede di fermenti sociali e sindacali.
Il libro
Gli anni della Repubblica accompagna i lettori della Storia di Torino dal 1945 alla fine di questo secolo. Con il nono volume dell’opera si completa l’incursione nel Novecento, incominciata con l’ottavo appena uscito. I due tomi sono frutto di un progetto unitario; molti degli autori riprendono i temi appena lasciati, altri si aggiungono, mentre, come preannunziato nel precedente volume, alcuni argomenti (cinema, teatro, realtà religiose) sono affrontati in saggi che abbracciano l’intero secolo. Gli avvenimenti si susseguono tra entusiasmi e contraddizioni. L’immediato dopoguerra presenta i problemi materiali della ricostruzione, ma ancora impone di ridefinire assetto sociale e politico. La città, per la quale già pi volte nel volume ottavo era stato adoperato il termine di “città-fabbrica”, si fa forte della sua industria per diventare uno dei centri trainanti dell’economia nazionale. Sviluppo e contrasti convivono nella Torino del “paternalismo” vallettiano, fra controllo sociale e inizi di benessere. Immigrazione massiccia e trasformazione urbana, e poi, sono l’altro versante di una rinnova fioritura culturale, che coinvolge lettere, arti, politica e gruppi intellettuali, trovando nel Politecnico il propulsore delle scienze. La storia recente della città è segnata dai conflitti. La contestazione, il movimento studentesco e lo scontro di fabbrica devono cedere il passo alla profonda crisi che attraversa il tessuto sociale urbano negli anni Settanta: gli scioperi, la marcia dei quarantamila e il terrorismo sono le eredità per i nostri giorni.