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Il diario di Dawid Sierakowiak
«Per noi non c'è veramente speranza di uscire da qui»: sono le ultime parole del Diario di Dawid Sierakowiak, in data 15 aprile 1943.
Il libro
Dawid, marxista convinto, morirà quattro mesi dopo, a diciannove anni, di tubercolosi, uno tra i sessantamila ebrei che persero la vita a Lódz. Nel 1939 aveva incominciato a tenere un diario che risulta ora un documento unico e terribile sulla vita quotidiana all’interno del ghetto: dai primi mesi sereni, alla descrizione della guerra che si avvicina, e poi, via via, l’orrore che cresce di giorno in giorno. Il diario di Dawid Sierakowiak – unico documento giunto fino a noi da Lódz – per valore storico e letterario emerge oggi come una delle piú importanti testimonianze della Shoah e del sistema concentrazionario nazista, gettando luce anche sugli aspetti politici della resistenza ebraica contro l’annientamento.