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La guerra civile
Testo latino a fronte
***
«Si vada dove ci chiamano i prodigi divini e
l'iniquità dei nemici. Il dado è tratto».
Il libro
La guerra che devastò lo stato romano nel 49-48 a.C. raccontata da un grande condottiero. Leader cinico e spregiudicato, ma anche razionale e lucido, Cesare narra in terza persona i fatti – dall’attraversamento del Rubicone alla battaglia di Farsalo fino alla vittoria finale in Egitto – e le ragioni che lo hanno spinto a «marciare su Roma», a ricorrere alle armi contro una parte dello stesso popolo romano, per difendere dall’odio del Senato e dalle vendette dei nemici la propria dignità, la propria vita e, soprattutto, le libertà repubblicane. Un «diario» di guerra che diventa un avvincente racconto storico di intrighi politici, arbitrî privati e lotte intestine per il dominio di Roma.
Con un approfondito commento storico-critico di Dionigi Vottero. Completano il volume la bibliografia, la cronologia, l’indice dei nomi, dei luoghi e dei popoli.