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La parrucca di Mozart
Un libro inaspettato. Un libretto d'opera che ha come protagonista quell'uomo-bambino impertinente e giocoso, quell'animo imprevedibile, divertito e divertente, quello spirito indipendente e libero che è stato Wolfgang Amadeus Mozart.
Un omaggio al suo genio e al mistero della sua opera.
Pagina dopo pagina, i lettori verranno rapiti dalle parole, dalle canzoni in rima e dai disegni di Lorenzo Cherubini fino a trovarsi al centro esatto della musica di Mozart in una narrazione strana e straniante, poco conforme a ogni tipo di regola proprio come l'enfant prodige di Salisburgo.
Il libro
Affascinato dal prodigio di Salisburgo, che a soli 5 anni già compone, a 6 si esibisce al cospetto dell’imperatrice d’Austria, a 11 ha prodotto oltre cento composizioni e a 35, quando muore, lascia 626 opere, Lorenzo Cherubini si è gettato a capofitto nell’ascolto della sua straordinaria musica, nelle biografie e nei saggi critici e soprattutto nelle centinaia di lettere scritte dallo stesso Mozart, per afferrare il segreto di quella musica che «ci parla della magia dell’universo… della creazione… dell’assoluto e del gioco». Eppure, come scrive Cherubini, più si entra in contatto con la sua essenza e meno «si riesce a fare chiarezza», anzi si rimane «ancora più confusi e invischiati nel suo mistero». Da tutto questo cercare è nata La parrucca di Mozart, un libretto d’opera in tutto e per tutto. Ma non solo. Un racconto appassionato, ironico, gioioso, a tratti melanconico, della sua breve ma intensa esistenza: il rapporto con quel padre Leopold che ha fatto di lui un musicista ammirato da tutte le corti d’Europa e la madre, la sorella-amica Nannerl e la moglie Costanza, i viaggi in giro per il mondo, le fitte relazioni con il potere e con l’aspetto ludico della vita, e ancora la ferrea disciplina e l’impetuosa spensieratezza, l’imperativo categorico dell’impegno creativo e l’infinito desiderio di libertà. Il Mozart di Cherubini è il musicista che scrive lettere un po’ morbose e scostumate firmate Cavalier Coda di Porco, ma che con le sue note riesce a toccare come nessuno le gioie e i vuoti dell’esistenza («hai messo l’universo dei suoni nelle mie vene | ma dimmi dimmi dimmi | dimmi se mi vuoi bene»); è un artista tanto sicuro della sua arte quanto dispettoso e impertinente del potere («son l’imperatore di segni su spartiti che hanno poco potere ma sono assai forzuti… sono uno che compone… governo… l’emozione»); un Mozart che starebbe bene tra i personaggi del suo Flauto magico in un’invenzione carnevalesca e surreale che tutto mette a soqquadro. Con parole che fanno pensare, con canzoni in rima che fanno ballare, con disegni che fanno immaginare, Lorenzo Cherubini regala a lettori grandi e piccini un incontro insolito e fascinoso con la musica del maestro austriaco, «convinto che nella musica ci sia una chiave per innamorarsi del mondo».
La parrucca di Mozart è andata in scena per la prima volta nel 2006 al Teatro Signorelli di Cortona con le musiche e la regia di Bruno de Franceschi.
«Io sono piccolo come una pupilla inafferrabile come una scintilla… Io sono mobile come un tergicristallo e sono debole senza piedistallo, ma il mio cuore galoppa più forte di un cavallo… io sono il mondo io suono il mondo…»