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Sulle fotografie
Che cosa accende il nostro interesse in una fotografia? Da dove proviene il significato che le diamo? E quanto sono importanti per la nostra lettura le intenzioni di chi l'ha scattata?
Il libro
David Campany esplora con finezza ed eleganza gli aspetti piú profondi del medium fotografico. Attraverso l’attenta selezione di oltre 120 fotografie – contemporanee e storiche, celebri o sconosciute, sempre sorprendenti – Campany ci invita a dialogare con l’unicità di ogni immagine, con la sua essenza sfuggente e misteriosa, in grado di attivare in chi la osserva infinite interpretazioni e pensieri, consci e inconsci. Perché «è nella natura delle immagini, di tutte le immagini, essere indisciplinate e trascendere il significato in modi che sono anarchici, elusivi, enigmatici e ambigui », ed è quindi importante «non tanto cosa pensiamo delle fotografie quanto come pensiamo ad esse», e cosa accade nel momento in cui guardiamo.
«Quand’ero studente, trascorsi un pomeriggio con Susan Sontag, l’autrice di Sulla fotografia, tuttora il libro piú letto sull’argomento. Ammiravo moltissimo il suo lavoro, ma dopo circa un’ora di conversazione mi chiese, curiosamente: “Cos’è che ti preoccupa dei miei scritti sulla fotografia?” La rispettavo abbastanza da essere sincero. “Non parli a sufficienza di nessuna immagine in particolare”, risposi. “È vero, – ammise. – Il mio libro riguarda piú la fotografia come fenomeno, artistico e sociale”. Restò un attimo in silenzio, poi sorrise. “Forse un giorno sarai tu a scrivere un libro intitolato Sulle fotografie”».