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Fuori dal cinema
Una raccolta non tanto di articoli sui film, ma di pensieri suggeriti dai film, di conversazioni con i lettori-spettatori: il cinema fa parte della nostra vita quotidiana, e Lodoli lo racconta con divertimento e passione.
Il libro
Da quasi tre anni ogni settimana Marco Lodoli scrive una recensione di cinema sulla rivista «Diario», diretta da Enrico Deaglio. Ma probabilmente «recensione» non è il termine giusto, perche gli articoli di Lodoli non hanno granche da spartire con i puntigliosi giudizi sui film scritti dai critici professionisti. Piú che altro è un appuntamento con i lettori, un incontro amichevole intorno al tavolo di un bar appena fuori dal cinema. E a quel tavolo Lodoli si lascia andare ad associazioni e ricordi, digressioni e ipotesi, a tutti quei pensieri sparsi ma non arbitrari suggeriti dalla visione del film. Cosí «l’opera d’arte» – grande come un dramma di Orson Welles o minuscola come una farsa dei Vanzina – non si ripiega su se stessa in una serie di considerazioni puramente tecniche o estetiche, ma apre le sue finestre al viavai di una conversazione immaginaria. I film, sembra dire Lodoli, non devono rimanere sullo schermo appesi come quadri di museo, ma scendere nelle nostre serate e mescolarsi con tutte le altre cose. Non ha piú senso, e forse non l’ha mai avuto, affrontare le opere come qualcosa che sta davanti a noi in attesa di un giudizio freddo e oggettivo. E cosí Lodoli scrive di cinema con la leggerezza e la passione con cui scrive i suoi romanzi, dove le avventure e le meditazioni, l’amore e la morte, i baci e le paure si incontrano e si spiegano in quella zona strana e meravigliosa che è la letteratura. Una novità in prima edizione negli «Einaudi Tascabili».