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Il Rinascimento italiano. Civiltà e arte
Lo studio del Rinascimento italiano era stato per Burckhardt anche un tentativo di indagare quella che lui riteneva la genesi, nonché il destino politico e culturale dell'Europa moderna. E in questa genesi e destino l'arte ha avuto indiscutibilmente un ruolo di collante fondamentale, come questa ricostruzione filologica dimostra.
Il libro
Dopo aver pubblicato nel 1860 la Civiltà del Rinascimento in Italia, Jacob Burckhardt si era proposto di completare l’opera con una seconda parte sulle varie forme dell’arte italiana. L’idea era di «fondere in un’unica opera storia della civiltà e arte». Poi in lui lo storicismo prevalse sulla morfologia e lasciò cadere il progetto. Il manoscritto sull’arte, ritrovato tra le carte dello studioso basilese e già pubblicato da Beck Verlag nell’ambito dell’edizione critica di tutte le opere di Burckhardt ma inedito in Italia, viene qui pubblicato nella sua interezza facendolo seguire a una nuova traduzione della Civiltà del Rinascimento in Italia. Cosí, anche il lettore italiano può disporre della ricostruzione integrale del progetto abbandonato. La parte inedita sull’arte rinascimentale (decorazione, architettura, pittura e scultura) è interessante o addirittura sorprendente perché non viene esposta storicamente, bensí per generi (ad esempio: fontane, chiese a pianta centrale, ritratto, scultura monumentale e cosí via). Dunque un utilizzo di categorie metodologiche, o potremmo dire di una forma mentis, che sembrerebbero lontane da Burckhardt, e che invece gli appartenevano, o perlomeno gli erano appartenute in una certa fase della vita.