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Il rifiuto degli dèi
Architettura, fotografia, design, cinema, televisione, arte elettronica e digitale: cosa lega campi culturali cosí diversi e compiutamente definiti nelle proprie modalità espressive, nelle rispettive funzioni, nei singoli ruoli disciplinari e sociali?
Il libro
Il volume traccia una mappa delle arti contemporanee, dei nuovi modelli espressivi e dei domini estetici generati dallo sviluppo della tecnologia, dalla crescente complessità della produzione delle opere e dal diverso atteggiamento dei destinatari.Tesi centrale del libro è che anche le arti marcatamente industrializzate e di massa, prodotte in vista di una funzione d’uso e di una strategia di mercato, possono essere luoghi di produzione di forme, sensazioni, sentimenti al pari delle arti tradizionali. A cambiare sono i modelli progettuali e la diffusione delle opere: la relazione sempre piú organica con tecniche sofisticate, la figura dell’autore sempre piú sfumata, un rapporto con un pubblico di massa fondato non solo sulla funzionalità del prodotto tecnico, nel quale il piacere della forma e il senso delle cose scaturiscono dall’uso quotidiano, ma anche sul puro piacere estetico, colto in un’esperienza ineffabile e irripetibile.
Il testo inizia con una panoramica sulla nascita delle arti industriali in epoca moderna, analizza l’atteggiamento di rifiuto o accettazione della cultura ufficiale nei loro confronti, descrive il loro rapporto con la tecnologia, esamina la trasformazione della figura dell’autore in tale contesto, approfondisce la complessa interazione fra l’opera d’arte industriale e il suo destinatario, e riflette infine sulla necessità di un rinnovamento della cultura estetica alla luce di queste novità ormai diffusi in tutto il mondo.