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Arte delle città, arte delle corti
A partire dalla nascita della nozione dello stile gotico in architettura (opus francigenum), Arte delle città, arte delle corti illumina, attraverso la produzione artistica dei principali centri propulsori, gli scambi intercorsi tra l'arte italiana e quella d'Oltralpe dal tardo XII al XIV secolo.
Il libro
«L’esterno di una grande chiesa gotica del Nord – della cattedrale di Bourges, ad esempio – si presenta in un modo molto particolare: appoggiati alla zona superiore delle pareti della navata sottili archi rampanti si spingono nel vuoto, venendosi a posare su alte guglie verticali che hanno funzione di contrafforti e creando attorno al corpo dell’edificio una struttura aerea, una sorta di esile gabbia, di tela di ragno che sembra proiettare in fuori la massa architettonica. Una simile immagine può evocare quell’Italia fuori d’Italia rappresentata dagli artisti che, nel corso del Trecento, proiettarono nei diversi centri d’Europa schemi, ricerche e formule dell’arte italiana».
Enrico Castelnuovo
A partire dalla nascita della nozione dello stile gotico in architettura (opus francigenum), Arte delle città, arte delle corti illumina, attraverso la produzione artistica dei principali centri propulsori, gli scambi intercorsi tra l’arte italiana e quella d’Oltralpe dal tardo XII al XIV secolo. Percorsi e rapporti vengono considerati osservando i diversi canali lungo i quali essi hanno viaggiato: l’arte degli ultimi sovrani svevi, il rinnovamento della scultura in Toscana, le scelte della curia pontificia a Roma e i suoi effetti ad Assisi, le arti suntuarie a Siena, la pittura a Firenze e ad Avignone. Tali fenomeni non vengono solo descritti, ma chiariti alla luce dell’attività degli artisti e delle scelte operate dai committenti, offrendo in questo modo uno sguardo sulla situazione dell’arte italiana nel panorama europeo del periodo considerato.