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A Bigger Message
«DH: - Fondamentalmente sto dicendo che non siamo sicuri di sapere com'è il mondo. Molti sono convinti di saperlo, ma non io.
MG: - Pensa forse che si tratti di un mistero che può ancora essere esplorato, ma che in fondo rimarrà sempre tale?
DH: - Sí, credo di sí. Una superficie bidimensionale può senza difficoltà essere resa in due dimensioni. È invece difficile far stare le tre dimensioni in due: a questo scopo, bisogna prendere parecchie decisioni. È necessario stilizzare il soggetto, interpretarlo. Si è costretti ad accettare la superficie piatta. Non serve fingere che non sia così. Non è forse in questo modo che si impara a familiarizzare con i dipinti e a interpretarli? E non è per questo che ne siamo affascinati? Io lo sono senz'altro. Ho sempre creduto che siano le immagini a farci vedere il mondo. Senza di esse, non sono sicuro di quel che la gente vedrebbe. Molti sono convinti di sapere com'è il mondo perché lo vedono in televisione. Ma se vi preme capire com'è davvero il mondo, dovete interessarvi ai diversi modi in cui vengono create le immagini».
Martin Gayford, A Bigger Message. Conversazioni con David Hockney
Il libro
David Hockney è considerato il piú celebre pittore vivente. La sua opera esuberante e vitale è molto amata da tutti, ma pochi sanno che non è solo un artista: ha anche concepito una sua personale riflessione teorica sull’arte, incisiva e originale.
Questo libro riporta le conversazioni occorse tra Hockney e il noto critico d’arte Martin Gayford per piú di dieci anni. Intercalando riflessioni sull’arte, aneddoti, passione e humour, il pittore rivela i frutti della meditazione di tutta una vita sui problemi e i paradossi che nascono quando si rappresenta su una superficie piana il mondo tridimensionale.
In che modo il disegno permette di «vedere le cose in modo piú chiaro, sempre piú chiaro, ancora piú chiaro»? Qual è l’impatto dei diversi strumenti – dalle pareti delle grotte di Lascaux all’iPad – sulla nostra capacità di vedere il mondo? Quale rapporto intercorre tra le immagini che creiamo e la realtà intorno a noi? In quale misura i cambiamenti della tecnologia influiscono sul modo in cui gli artisti rappresentano il mondo? Come possiamo godere pienamente del semplice bisogno di guardare degli alberi, dei volti o un tramonto?
Le conversazioni sono arricchite dalle riflessioni acute e spiritose dei due interlocutori su molti altri sommi artisti – Van Gogh, Vermeer, Caravaggio, Monet, Picasso – e dalle vivaci descrizioni del paesaggio fisico e sociale della California, dove Hockney ha trascorso molti anni, e dello Yorkshire, dove è nato e dove ha fatto ritorno. Il dialogo è anche ravvivato dal ricordo dei personaggi celebri che Hockney ha incontrato nel corso della sua vita – da Cartier-Bresson a Billy Wilder.
Autoritratto originale e avvincente di uno dei piú grandi e influenti artisti inglesi di oggi, A Bigger Message è destinato a diventare un classico nell’esplorazione della creatività.