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La fine del sacrificio
Non è un caso che la nostra epoca, segnata da cosí profondi conflitti e trasformazioni, guardi con rinnovato interesse a un periodo storico paradigmatico come il tardo antico, in cui si assistette al tramonto della civiltà greco-romana e al trionfo del cristianesimo.
Il libro
Stroumsa, in questo ciclo di conferenze tenute al Collège de France nel 2004, ci fornisce una delle ricostruzioni piú aggiornate, sintetiche ed efficaci sull’argomento, proponendo una nuova lettura di quella colossale rivoluzione religiosa e antropologica che sarebbe troppo semplicistico ridurre alla mera vittoria del «monoteismo» sul «politeismo». Le «mutazioni» della tarda antichità hanno riguardato in realtà tutte le religioni e quest’opera mette in evidenza in particolare il ruolo fondamentale svolto dal giudaismo, soprattutto dopo la distruzione del Secondo Tempio (70 d.C.), nello sperimentare nuove forme di religiosità: interiorizzazione della religione, prevalere di una religione del Libro, cessazione del sacrificio cruento, passaggio da una religione civica a una comunitaria. L’ipotesi audace e originale di Stroumsa è sostenuta da un’indagine rigorosa e puntuale che, affrontando questo snodo storiografico decisivo, getta lumi su tematiche oggi sempre piú attuali.