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Shoji Kaoru
Fukuda Shoji nasce a Tokyo nel 1937, figlio di un dirigente della casa editrice Sanseido. Frequenta scuole prestigiose e si laurea in Legge. Nel 1958 pubblica il suo primo racconto, Soshitsu (Perdita), su una rivista universitaria. L'anno seguente il racconto esce in volume. Partecipa al Gruppo 60, che si riuniva intorno a Maruyama Masao, professore di Scienze Politiche, punto di riferimento delle rivolte studentesche (ma poi accusato dalle frange piú estremiste di essere compromesso col potere). Nel 1969 pubblica Attenta, Cappuccetto Rosso, anche in questo caso prima in rivista e poi in volume. Il protagonista del romanzo si chiama Shoji Kaoru, nome col quale d'ora in poi lo scrittore firmerà tutte le sue opere. Il romanzo vince il piú importante premio letterario giapponese: l'Akutagawa. Segue, nello stesso anno, Sayonara kaiketsu kurozukin (Addio, invincibile Cappuccio Nero). Nel 1971 esce Hakucho no uta nanka kikoenai (Non lo sento, il canto del cigno bianco). La «quadrilogia di Kaoru» si conclude nel 1977 con Boku no daisukina aohige (Il mio adorato Barbablú). Dopodiché Shōji Kaoru non pubblica piú romanzi né narrativa in genere. Solo un paio di raccolte di saggi, poi si chiude in un totale silenzio che dura ancora oggi.