-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
- Home
- Autori (B)
- Juan Benet
Juan Benet
Juan Benet è nato a Madrid nel 1927. A nove anni il padre avvocato viene fucilato dai repubblicani durante la guerra civile. Nel 1954 si laurea in ingegneria e contemporaneamente frequenta gli ambienti letterari. Nel 1961 esce il suo primo libro di racconti: Nunca llegarás a nada. Nel 1965 è la volta della raccolta di saggi La inspiración y el estilo. Due anni piú tardi Volverás a Región inaugura una serie di romanzi ambientati in un territorio immaginario arcaico e desolato della Spagna, con alcuni personaggi che ritornano da un libro all'altro. A seguire, pur continuando a costruire ponti e dighe per tutta la vita, pubblica una trentina di titoli fra romanzi, raccolte di racconti e saggi. Fra i romanzi: Una meditación (1970), Un viaje de invierno (1972), El aire de un crimen (1980). Fra i saggi, Qué fue la guerra civil, pubblicato nel 1976, subito dopo la morte di Franco. Dalla fine degli anni Sessanta è il punto di riferimento per un gruppo di giovani scrittori chiamati appunto «los benetianos», fra i quali il piú famoso oggi è Javier Marías. Muore a Madrid nel 1993 per un tumore al cervello. In Italia sono attualmente in commercio solo altri due suoi romanzi: Ritornerai a Región (Amos) e Nella penombra (Adelphi). Da El aire de un crimen è stato tratto un film di Antonio Isasi-Isasmendi con Francisco Rabal e Fernando Rey (1988).