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Augusto Frassineti
Augusto Frassineti nasce a Faenza nel 1911. Negli anni Trenta frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia all'Università di Bologna, dove segue con entusiasmo le lezioni di Roberto Longhi. Antifascista, si lega al movimento clandestino «Giustizia e Libertà». Durante la guerra viene fatto prigioniero in Sicilia e passa in vari campi di concentramento: in Algeria, Tunisia e Marocco. Verso la fine del conflitto partecipa alla Resistenza collaborando con le truppe degli Alleati. Nell'immediato dopoguerra si stabilisce a Roma per lavorare nel ministero dell'Assistenza Postbellica, dopo la soppressione del quale viene trasferito ad altro ministero e declassato. Nel 1952 pubblica da Guanda Misteri dei Ministeri, che poi avrà una successiva edizione da Longanesi nel 1959 e infine l'edizione definitiva, fortemente voluta da Calvino, da Einaudi nel 1973. Tra gli altri suoi libri, le raccolte di racconti L'unghia dell'asino (Garzanti 1961), Un capitano a riposo (Feltrinelli 1963) e Tre bestemmie uguali e distinte (Feltrinelli 1969). Ha tradotto Gargantua e Pantagruele di Rabelais, Il nipote di Rameau di Diderot e altri classici francesi. Ha collaborato al «Caffè» di Giambattista Vicari dalla fondazione alla chiusura (1953-1977). Muore a Roma nel 1985.