-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Paolo Colagrande finalista al Premio Campiello 2019 «La vita dispari»
Il 31 maggio sono stati annunciati i finalisti al Premio Campiello 2019. Nella cinquina c'è La vita dispari di Paolo Colagrande, uscito a gennaio nei Supercoralli.
Il romanzo racconta la pirotecnica, profonda ed esilarante parabola umana di Buttarelli, un ragazzino che vede solo una metà del mondo. È «un susseguirsi di colpi di scena che non vanno rivelati. Rimane la capacità di Colagrande di mettere insieme un romanzo che non è un romanzo ma che soprattutto non è italiano […] La sua scrittura vola verso altri lidi che lasciano uno strano sapore nella bocca del lettore. Era tanto, tolto il noir, che uno scrittore non riusciva ad uscire così bene dagli stereotipi italiani. Risate e magia» (Massimo Vincenzi, «Tuttolibri - La Stampa»).
Gli altri finalisti:
Il gioco di Santa Oca di Laura Pariani - La Nave di Teseo
Carnaio di Giulio Cavalli - Fandango
Lo stradone di Francesco Pecoraro - Ponte alle Grazie
Madrigale senza suono di Andrea Tarabbia - Bollati Boringhieri
-
2019Paolo Colagrande compie un prodigio, perché in queste pagine - dove Gianni Celati incontra Woody Allen - il godimento vivissimo di una scrittura straordinaria va a braccetto con un'allegria contagiosa. La «vita dispari» è quella che - ridendo di noi stessi - conduciamo tutti noi...