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Giuliana Salvi Clementina
«La mantengo quella promessa. L’ho fatta prima a te e poi a me stessa»

Clementina, romanzo d’esordio di Giuliana Salvi, è la storia di una donna che, rimasta vedova e con tre figli, deve reinventarsi e caricarsi sulle spalle l’intera famiglia. Mentre la Storia impazza fuori dalla finestra e l’Europa combatte la Prima Guerra mondiale, lei decide di lasciare Roma – dove viveva col marito – e tornare a Lecce, nella casa di famiglia.
Proprio in quella casa, dove da bambina studiava, leggeva e scriveva racconti, sceglie di dedicarsi all’insegnamento. Accettare ragazzini e ragazzine nel proprio salotto e curare la loro istruzione: è nell’insegnamento che Clementina realizza sé stessa, e trova il modo per aiutare i propri figli. Vincendo le proprie resistenze e quelle del suo tempo non immagina che la sua casa possa trasformarsi in scuola: appiglio, salvezza, piccola rivoluzione.
Ispirato alla storia vera della bisnonna dell’autrice, Clementina è un romanzo che non si dimentica, grazie alla forza di un personaggio estremamente contemporaneo. È una storia, secondo Leonetta Bentivoglio che l’ha recensita su Robinson, «fondata sulla resilienza di una donna desiderosa di reinventare il mondo. Narra la sorte dell’autentica bisnonna dell’autrice. Ci sono tante maniere di fare una rivoluzione senza salire sulle barricate, e Clementina realizza la propria sventolando a modo suo, più di pancia che di testa, la bandiera femminista».
La figura che l’autrice ha restituito ai lettori non è quella di un’eroina. La stessa Salvi ammette che «Clementina era ruvida, complicata, come madre a tratti castrante. Ma anche stimolante, attenta. Era una femminista nei fatti, non nelle rivendicazioni, per le quali non aveva tempo. Nell’insegnamento ha messo tanta passione che chi le stava attorno ne è stato invaso» (il venerdì – la Repubblica).
Per Carmen Pellegrino «muovendo dalla personale esigenza di “rendere giustizia” alla figura della sua antenata, Salvi sembra andare in cerca di un grande linguaggio dimenticato, di una pietra, di una foglia, di una porta non trovata. E, continuerebbe Thomas Wolfe, di tutti i volti dimenticati. Un esordio decisamente convincente» (La Lettura – Corriere della Sera).
Clementina ha toccato e commosso molti lettori, che hanno scritto direttamente all’autrice per esprimere i propri pareri e le emozioni provate durante la lettura del romanzo. Ve ne lasciamo alcuni:
«Mentre leggo il suo libro sul treno sto piangendo davanti a tutti. Non pensavo che un libro potesse prendermi così tanto, la ringrazio per avermi fatto sentire parte di una famiglia meravigliosa e forte».
Alice
«Buonasera, scusi l’ora tarda. Sono una libraia, ieri ho divorato e amato il suo romanzo. Volevo ringraziarla per la storia stupenda di questa donna che ha voluto scrivere e tramandarci».
Lydia
«Ho finito di leggere il romanzo ieri pomeriggio. Ho pianto, ho gioito, mi sono appassionata alla storia ed affezionata a ogni singolo personaggio».
Patrizia
«Ho amato Clementina e la sua vita come fosse mia nonna. Grazie. Libro stupendo. Clementina spacca!».
Anna
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2025È il 1916, la Grande Guerra infuria e Clementina ha una sua personale battaglia da combattere. Suo marito Cesare, prima di morire, le ha fatto promettere che dovrà garantire ai loro figli la possibilità di realizzarsi, come avrebbe fatto lui. Cosí Clementina lascia Roma con...