Giulio Einaudi editore

Evelina Santangelo «Da un altro mondo»

Eletto libro dell’anno 2018 dagli ascoltatori di Fahrenheit.

Evelina Santangelo

Il 9 dicembre, Da un altro mondo di Evelina Santangelo è stato premiato come libro dell’anno dagli ascoltatori di Fahrenheit. Un riconoscimento importante per l’autrice che ha raccontato una storia feroce, attuale e amarissima, ambientata in un futuro prossimo, il 2020: «Il romanzo, molto intenso, a riprova che si può raccontare il mondo in poco più di 200 pagine, ha la forma di un thriller, forse di un noir, distopico». (Wlodek Goldkorn, «L’Espresso»).

Khaled è un tredicenne arabo, arrivato a Bruxelles per lavorare ma ora, dopo la tragica morte del fratellino più piccolo, parte per il Sud, portandosi dietro un trolley rosso che, «grazie all’immaginazione dell’autrice diventa un altro protagonista del romanzo, anzi, si trasforma quasi in una specie di dispositivo di narrazione, in un rovesciamento di simboli e segni» (Wlodek Goldkorn, «L’Espresso»). Nel suo viaggio è accompagnato dalla voce della nonna, lasciata in Siria, che con le sue massime aveva guidato i suoi primi anni di vita.

Karolina è una donna di mezza età; la sparizione del figlio, Andreas, l'ha sconvolta e lei, pur abituata ad una vita dura e solitaria, vuole capire come mai lui l'ha sempre esclusa con durezza dal suo mondo. Scopre, nel computer che il figlio ha lasciato, mondi infettati dal neonazismo e dallo jihadismo; trova video deliranti, vaga per siti e blog respirando la stessa aria malsana che ha portato via Andreas.

E c’è il vecchio Orso, «di nome e di fatto», ex guardia giurata che «confidava in poche cose molto concrete. Il basco verde che indossava da quando era ragazzo, la Punto color militare che non lo aveva mai tradito e la Beretta 98 fs, precisa e affidabile…» (Da un altro mondo, p. 98).

C'è poi Palermo e il mistero dei «bambini viventi», che occupano spazi, che hanno uno sguardo che fa paura perché indecifrabile.

Tutte «Vite molto diverse, di valori all’apparenza antipodici, nutrite però da un medesimo dolore, da una stessa precarietà: che Santangelo sa lavorare nella loro sostanza umana profonda, al di là di barriere e differenze, col linguaggio universalizzabile della verità» (Massimo Onofri, «Avvenire»).

«Santangelo ha messo in scena protagonisti in apparenza marginali, ma proprio grazie alla loro marginalità conclamata centrali per l’immaginario contemporaneo […] racconta l’immigrazione per quello che è: tragedia, dolore, perdita di sé per chi è costretto a lasciare la propria casa; fastidio e paura per coloro che ricevono, volenti o nolenti, gli immigrati» (Wlodek Goldkorn, «L’Espresso»).

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Qui, La mappa di Da un altro mondo dove si trovano immagini, video, luoghi, percorsi, verità insospettate di cui si è nutrito questo mondo di fantasia.

Il libro
  • Evelina Santangelo

    Da un altro mondo

    2018
    Le impronte sul mare sono le piú crudeli. A parte chi le lascia nessun altro le vede. Ora l'acqua vibra spinta dal vento in piccole onde bianche, a migliaia, verso il largo: e mentre si aspetta l'arrivo dell'anticiclone, strane apparizioni sconvolgono l'Europa. Ma a noi...