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Camilla Läckberg «Donne che non perdonano»
«Con l’età ho realizzato che ho una voce pubblica e che la gente mi ascolta. Ora voglio usarla per parlare di temi che mi stanno a cuore»
Tre donne: Ingrid, Birgitta e Victoria. Umiliate, offese, disprezzate dai loro compagni ma costrette a vivere al di fuori delle mura domestiche una vita «normale», come se niente fosse. Sullo sfondo una Svezia che sembra guardare distrattamente l’onda del movimento #MeToo, anche se avrebbe molto su cui interrogarsi, come sostiene la stessa Camilla Läckberg nell’intervista rilascia a D - la Repubblica: «La gente crede che la Svezia sia una società egualitaria. Certo stiamo meglio che da altre parti, ma ancora oggi ci sono il pay gap, molto sessismo e violenza. Una vera vergogna! Nessuna classe sociale è esonerata. La sopraffazione è questione di potere».
Donne che non perdonano parte da qui, da queste tre donne che si sono stancate di subire e hanno il desiderio di vendicarsi. Ingrid è la moglie di un famoso direttore di giornale: ha sacrificato la propria carriera per quella del marito che, oltretutto, la tradisce. Victoria è una donna russa a cui hanno ucciso l’ex compagno gangster davanti ai suoi occhi e che ora si ritrova prigioniera di un ubriacone obeso che la tratta «come una bambola gonfiabile capace anche di cucinare e tenere pulita la casa». Infine c’è Birgitta, la dolce maestra apprezzata da tutta la comunità che deve combattere contro una malattia trascurata a causa delle violenze costanti del marito. Le tre storie «si intrecciano in un crescendo di suspense e violenza fino a culminare in un finale sorprendente e liberatorio» (Mara Accettura,«D - la Repubblica»).
L’autrice, una vera star internazionale i cui precedenti romanzi hanno ispirato anche una serie tv, non nasconde che il suo ultimo lavoro non è solo un thriller ma anche un libro impegnato sulla solidarietà femminile, che deve far riflettere: «Con l’età ho realizzato che ho una voce pubblica e che la gente mi ascolta. Ora voglio usarla per parlare di temi che mi stanno a cuore» (Camilla Läckberg, intervistata da Mara Accettura, D – «la Repubblica»).
Donne che non perdonano è «femminista e femminile, con le protagoniste filtrate dalla divertita e commossa partecipazione della giallista. Prima lascia emergere le sofferenze, poi si staglia l’attimo preciso dell’”Adesso basta!”, infine arriva un sadico divertimento che aumenta di pagina in pagina» (Piero Colaprico, «la Repubblica»).
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2020I conti, alla fine, si pagano.Ingrid ha rinunciato a una carriera nel giornalismo per il marito, che la tradisce. Victoria è in fuga dalla malavita russa, ma in Svezia vive in un incubo ancora peggiore. Birgitta non si fa neanche visitare dal medico pur di...