-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
I nomi delle cose
Antonio Skármeta, oltre a essere un romanziere ammirato da milioni di lettori, autore dell'indimenticabile Il postino di Neruda, è un maestro della narrativa breve. Questo libro raccoglie, per la prima volta in un unico volume, i suoi migliori racconti, che ispirarono tutta una generazione di scrittori e segnarono un rinnovamento nella letteratura latinoamericana.
Il libro
Tredici racconti, brillantemente costruiti, che di volta in volta mettono in scena le inquietudini della giovinezza, le contraddizioni dei rapporti famigliari, i risvolti inaspettati della quotidianità. Un ragazzo che si isola alla ricerca dell’ispirazione letteraria e vive una notte rivelatrice; un ciclista che deve affrontare la salita piú difficile; due disperati avventurieri metropolitani che attraversano una New York ostile ma generosa; un compagno di classe che da studente si rivolta a ogni schema e da grande la rivoluzione la fa per davvero; un malinconico dal cuore infranto che parte da Buenos Aires per andare da un amico a Parigi e si ritrova a prendere il suo posto in tutto, anche con l’affascinante fidanzata. Tra amore, desiderio e libertà, Skármeta tesse i destini dei suoi personaggi con un’intensità e una sensibilità uniche, in una prosa che si distingue per la versatile eleganza, e si conferma come uno dei piú grandi narratori della letteratura contemporanea.
«Antonio Skármeta resiste alla tentazione del melodramma, si tiene in equilibrio sull’orlo del dolore, cammina sui carboni ardenti di ogni sradicamento. E va sempre dritto al punto».
«El Mundo»