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Vivere, pensare, guardare
Chi siamo? Come ci rapportiamo al mondo e agli altri? Che ruolo hanno il sonno e i sogni? Nei trentadue saggi che compongono questa raccolta, Siri Hustvedt prende per mano il lettore e lo guida in un affascinante viaggio alla scoperta dei misteri dell'identità umana, muovendosi sicura tra i classici del pensiero, le ultime scoperte delle neuroscienze e le opere di artisti del passato e del presente. Molti testi partono da esperienze personali - un giocattolo introvabile alla vigilia di Natale, i ripetuti e violenti attacchi di emicrania, il rapporto di amore taciuto con il padre - e giungono a conclusioni di valore universale. Ma a fare da bussola lungo il percorso ci sono anni di letture e osservazioni sul campo.
Il libro
Hustvedt esplora memoria e percezione, si addentra nei meccanismi del linguaggio e della letteratura, girovaga tra dipinti e fotografie. Il paesaggio cambia, ma a ben vedere presenta una costante: l’emozione, ora flessa in una delle sue forme e integrata nello sfondo, ora nitida nella sua natura di strumento indispensabile alla sopravvivenza. E qua e là, tra Freud, Damasio e Goya, spuntano ciuffi di colore – un omino e un bue rosa, dei fiori rossi in un vaso, una bottiglietta di vetro verde – ma anche gli abiti delle dive dei vecchi film in bianco e nero. Che denunci i trucchi della retorica politica post 11 settembre o rifletta sull’umanità dello sguardo di una Madonna col bambino trecentesca, Siri Hustvedt ha il dono di una rara appassionata lucidità.